L'illustrutratore Peppo Bianchessi ha realizzato una serie di cartoline di beneficenza per il Giappone.
Lo presenteremo nell'evento e somme raccolte vanno ad una associazione che offre Kamishibai ai ragazzi di zona.
Kamishibai e' direi antichi cartoni animati :)
Per il dettaglio allego i testi forniti dall'Illustratore.
TSUNAMI - 5 stampe 10x15
Le cartoline a favore del progetto "Kamishibai viaggianti" rivolto all'area del Tōhoku, interessata dallo Tsunami dell' 11/3/11.
五枚のカードから、東北の子供たちのためにできること。
IL PROGETTO
"OSUSUME KAMISHIBAI MARATHON"
IKAJA, Associazione Internazionale Kamishibai Giapponese, ha selezionato 40 Kamishibai e ha creato un "pacchetto completo" con i libri, il Butai (il teatrino) e una guida per spiegare come effettuare le performance da spedire in tutto il Giappone a Biblioteche, Scuole e Gruppi di volontari.
"Siamo rimasti tutti shoccati dal terribile terremoto seguito dallo tsunami e dal disastro della centrale di Fukushima e abbiamo cercato di capire cosa potessimo fare come Associazione per quelle aree.
Anche uno dei nostri membri è morto per lo Tsunami in Miyagi e la casa di un altro è stata completamente distrutta in Fukushima. Molte nursery, asili e scuole hanno perso tutti i loro libri e kamishibai. Vogliamo offrire alle persone dell'area di Tohoku un supporto a lungo termine e questo è il motivo per cui raccogliamo fondi. I "kamishibai viaggianti" effettueranno un grande tour cercando di ridare un po' di coraggio, speranza e un sorriso non solo ai bambini ma anche agli adulti del Tohoku. Questo è possibile solo grazie al vostro supporto. Condividete un po' del vostro amore e date loro speranza!".
Etsuko Nozaka, Presidente di IKAJA
Kamishibai (紙芝居):
Kamishibai, letteralmente significa "teatro di carta" ed è una forma di narrazione che ha avuto origine nel XII secolo nei templi buddhisti giapponesi, dove i monaci per mezzo di rotoli illustrati (emakimono) raccontavano storie con lezioni moraleggianti dirette a un pubblico spesso analfabeta. Questo è stato per secoli il metodo narrativo più diffuso, riscoperto negli anni Venti e durato fino agli anni Cinquanta del Novecento.
Il kamishibaiya Gaito, o narratore kamishibai, guidava da un villaggio all'altro su una bicicletta dotata di un piccolo palco. Al suo arrivo, il narratore usava due pezzi di legno, chiamati hyoshigi, per annunciare il suo arrivo. I bambini che acquistavano caramelle dal narratore avevano i posti migliori davanti al palco. Una volta raccolto il pubblico, i cantastorie raccontavano storie diverse utilizzando una serie di tavole illustrate, inserite nel teatrino e ritirate una dopo l'altra mentre la storia si svolgeva. Le storie erano spesso dei "serial" e ogni volta si narravano dei nuovi episodi a ogni visita al villaggio.
La rinascita di kamishibai può essere legata alla depressione globale della fine del 1920, quando offrì un mezzo attraverso il quale un disoccupato poteva guadagnare qualcosa. Dopo un periodo "buio" dove fu usato per la propaganda durante la guerra, la tradizione è stata in gran parte soppiantata dall'avvento della televisione alla fine del 1950, ma ha recentemente goduto di una rinascita nelle librerie giapponesi e nelle scuole elementari e, avendolo riconosciuto come valido strumento didattico, ora è possibile trovare Kamishibai anche al di fuori del Giappone, In special modo Nel SudEst asiatico, in Olanda, Francia, Germania, Stati Uniti e Sud America.
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