Nel 2002 la coppa mondiale di calcio si e' tenuto in Giappone&Korea.
Lavoravo come una volontaria linguistica all'aeroporto di Narita.
"come posso arrivare a questo albergo?"
"dove posso acquistare il biglietto della partita?" (ma!!)
"non trovo gli amici che dovrebbero essere qui per prendermi" ecc.
Un giorno uno esperto (interprete di cinese) ci ha detto
"stiamo facendo troppo, i volontari non devono lavorare cosi' tanto".
Forse ha ragione ma facevamo quello che possiamo divertendoci.
Giapponesi sono fatti cosi', abbiamo ospitalita' in quel modo, non potevamo cambiare.
Ieri ho fatto un mini-laboratorio di fare la borsa in carta dei giornali.
Non per il profit ne' per pubblicita' ne' per amicizia, solo con la mia volonta'.
Ero troppo stanca, non potevo fare bene... mi dispiace.
(foto: Japan Sundays presso WOW Museo dei fumetti http://www.museowow.it/)
Mi sono ricordata una signora che parlavano con collega davanti a me:
"ieri ho chiamato l'ambulanza"
"mi hanno chiesto il mio documento,
sono italiana non sono mica clandestina"
(scusi non sono italiana ma non sono clandestina neanche io)...
"alla fine loro sono volontari"...
ma scusate allora direi che loro hanno morale alta, con forte volonta' e motivazione.
In Italia non rispettano volontari? sfruttate, approfittate e basta?
E anche volontari lavorano con poca passione?
Quella signora, che lavora nello sportello di un ufficio postale,
va al caffe' facendo aspettare i clienti in fila.
Pure chiacchiera davanti al cliente.
Beato a lei se guadagna anche senza lavorare!
cosi' ho avuto un po' di dubbio sul lavoro volontario.
e sono un po' triste dire addio a Pippo, Rino e Nesta che son venuti in Giappone nel 2002.
Mi sento di essere invecchiata troppo.
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